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Come sviluppare l'idea per un romanzo.



Voglio scrivere un libro, ma non so come fare.


Dal momento che siete stati in molti a chiedermelo ho deciso di scrivere una "guida", se così possiamo chiamarla, per iniziare la stesura di un romanzo.

Ci tengo a precisare che personalmente sono contraria a qualsiasi tipo di regola perché ritengo che limitino l'immaginazione e la possibilità di sviluppo di una trama.

Tuttavia ci sono "dritte di base" che non sono regole, ma si limitano a essere delle proposte che possono aiutare un autore alle prime armi a buttarsi nella stesura e a prendere coraggio in questo vasto mondo che è la letteratura.


Partiamo dal presupposto che scrivere un romanzo forse non è per tutti, ma tutti possono provarci e questo è assolutamente fuori discussione. Solo durante la stesura e al termine, potremmo capire se ciò che è stato scritto vale la pena di essere pubblicato.

Quindi, bando alle ciance e mettiamoci subito all'opera per capire come riuscire a tirare fuori una storia. Vale sempre il detto: fai il meglio che puoi con quello che hai.


Avevo già scritto un post su Instagram proprio riguardo a questo argomento. Nello specifico sono 3 le cose che possono aiutare a trovare l'idea di base.

Questo perché?

Perché ognuno ha il suo metodo di scrittura: c'è chi parte da una trama, chi da un personaggio, chi da un'idea.

Personalmente parto da un'idea, quella che al termine del romanzo, se ben strutturata, si definisce morale.


Le 3 cose che aiutano a trovare un'idea di partenza - sempre ammesso e concesso che non sia la fantasia a guidarvi - sono queste:


  1. Parlare di qualcosa che ci è già accaduto.

  2. Cominciare descrivendo un dettaglio.

  3. Parlare di ciò che amiamo.


Analizzando punto per punto, verrà fuori che:


1. Parlare di qualcosa che ci è già accaduto ci porterà a porre l'attenzione su determinati eventi della nostra vita, che ovviamente saranno quelli ai quali siamo più legati. Trovati questi eventi dobbiamo chiederci il perché li abbiamo scelti. Cosa rappresentano per noi questi eventi? Sono eventi positivi? Negativi? Ci hanno fatto soffrire o ci hanno dato speranza? Siamo emotivamente cresciuti grazie a questi eventi? Le risposte che darai a queste domande inizieranno ad aprirti la strada per la trama.


2. Cominciare descrivendo un dettaglio. Per dettaglio intendo qualsiasi cosa, anche qualcosa di piccolo, come il mozzicone di sigaretta trovato per strada. I dettagli sono sempre quelli che fanno la differenza tra una cosa e un'altra. Il procedimento è lo stesso di quello usato per i ricordi: perché è stato scelto quel dettaglio? Che carattere ha il protagonista per essersi accorto di quel dettaglio all'apparenza insignificante? E perché l'ha notato? Gli ricorda forse qualcosa?


3. Parlare di ciò che amiamo. Parlare delle cose che ci fanno stare bene ci mette subito in connessione con la nostra parte ricca di desideri e sogni che potrebbe benissimo essere la stessa parte del protagonista, con le stesse caratteristiche nostre e gli stessi nostri gusti. I sogni d'altronde sono un ottimo strumento per elaborare un'idea, quindi, partendo da quelli si può facilmente creare una trama.



Dunque.

Una volta trovata l'idea, per riuscire a svilupparla puoi iniziare a scomporla in ogni sua parte, mettere a nudo ogni caratteristica, cercare i punti di forza e i punti deboli.

Personalmente ti suggerisco di usare il metodo delle 5 W, lo stesso che propongono nella scuola primaria quando insegnano a scrivere i temi di italiano.

Questo esercizio apre a mille possibilità diverse perché non pone nessuna regola, nessun limite, ma ti spinge e rispondere e sappiamo bene che più domande abbiamo più sarà facile inventare le risposte ed elaborare a quel punto una trama.



LA REGOLA DELLE 5 W

Who (chi)

What (cosa)

Where (dove)

When (quando)

Why (perché)


Alle 5 W aggiungerei "how", come.


Chi, cosa, dove, quando, perché e come?


A mio parere rispendere a queste 6 domande è fondamentale per la stesura del romanzo. Anche se all'inizio potrà sembrare stancante, con un po' di pratica verrà in automatico.


Trovate le risposte a queste domande possiamo passare alla compilazione delle schede. Di quali schede sto parlando?


Ecco l'elenco:

. Scheda personaggio

. Scheda ambientazione

. Scheda spazio-tempo


Ma andiamo con ordine e analizziamole una per una.



CREAZIONE DELLE SCHEDE
  • SCHEDA PERSONAGGIO

Se i tuoi personaggi non sono anonimi perché stai scrivendo un romanzo molto dettagliato e complesso, probabilmente ti tornerà utile scrivere delle schede personaggio. Una per ognuno dei tuoi personaggi dove andrai a scrivere i dati anagrafici, le caratteristiche fisiche, dettagli del carattere e vicende del loro passato. È necessario conoscere bene i propri personaggi per riuscire a contestualizzarli. È un lavoro che puoi fare mentalmente - se hai la capacità o l'esperienza di non dimenticare nulla - ma per semplificarti la vita, viste le numerose attività quotidiane che siamo chiamati a svolgere, carta e penna saranno molto utili. Sicuramente la scheda del protagonista o dei protagonisti, se sono più di uno, sarà quella più esaustiva. Contrariamente, per gli altri personaggi possiamo appuntare solo i dettagli fisici e caratteriali.


Domande da porsi:

Come si chiama?

Che aspetto ha?

Di che colore sono gli occhi? I capelli?

Che carattere ha?

Quali sono i suoi difetti? I suoi pregi?

È amichevole? Asociale? Intraprendente?

Quali sono le sue abitudini?

Cosa gli piace?

Cosa proprio non sopporta?

Qual è la sua materia preferita?

Il suo colore preferito?

Come si veste?

È sportivo?

Elegante?

È un personaggio positivo o negativo?

Cosa è successo nel suo passato? Ha avuto una vita tranquilla e agiata? Oppure ha subito delle violenze? Che tipo di violenze? Fisiche? Psicologiche?

Quali sono le sue fobie?

Qual è il suo sogno più grande?

Qual è il suo obiettivo?




  • SCHEDA AMBIENTAZIONE

Altrettanto importante è la scheda ambientazione. Al suo interno troveremo la descrizione del luogo nel contesto storico, della città/deserto/campagna, dei suoi edifici/monumenti. Tutto ciò è importante per la credibilità del romanzo. Ovviamente dando per scontato che il romanzo abbia bisogno di un'ambientazione ben caratterizzata. Esistono romanzi la cui ambientazione è superflua, quasi inesistente. La città che troviamo descritta all'interno potrebbe essere uguale a tante altre città e non fare nessuna differenza con lo svolgersi degli eventi. È il caso, per esempio, del romanzo diaristico, dove viene data molta più importanza al contesto emotivo, dove l'ambientazione può essere quasi nulla, dove lo scopo principale dell'autore è quello di portare l'attenzione del lettore sulla morale.

Non è così ovviamente per i romanzi storici, o per i gialli o per qualsiasi altro romanzo dove l'ambientazione ha un ruolo da protagonista.


Domande da porsi:

Perché ho scelto questa ambientazione?

Questa città/paese/bosco?

Cosa c'è in questo luogo che voglio inserire nel romanzo?

Che contesto mi offre questo luogo?

È un luogo agiato?

All'avanguardia?

Un luogo deserto/affollato?

Un luogo disastrato?

Sterile/modesto/indigente?

Cosa devo descrivere di questo luogo per far sì che il lettore entri nella scena?



  • SCHEDA SPAZIO-TEMPO

Si tratta principalmente di descrivere il genere di romanzo nel contesto storico in cui si svolge la vicenda. Potrebbe trattarsi di una storia contemporanea, ma allo stesso tempo essere un fantasy, quindi scene buie in luoghi isolati sono più azzeccate di scene che si svolgono al cinema o al Luna Park (contesti che potrebbero essere invece ottimi per un thriller/noir).


Domande da porsi:

Che genere è?

Un fantasy storico o un fantasy contemporaneo?

È ambientato nel passato, nel presente o nel futuro?

Si tratta di un romance? Di un distopico? O di un giallo storico?

Dove accade questo evento?

Quando accade?




A questo punto abbiamo tutti gli elementi per iniziare a buttare giù la nostra storia.

Il mio consiglio se sei alle prime armi e hai il timore di buttarti è quello di prepararti una scaletta. Spesso accade che presi dall'euforia iniziamo a scrivere, ma ci blocchiamo subito dopo le prime dieci righe e questo accade per due motivi: per mancanza di esperienza, per mancanza di una trama che regga.

Una scaletta deve contenere tutti i punti fondamentali e non del romanzo. Il mio consiglio è quello di scrivere un post-it per ogni scena che vorresti scrivere.

Adesso che hai tutte le scene a disposizione sparse sulla scrivania puoi iniziare a disporle in ordine cronologico. Nel caso in cui vorresti inserire un flashback sei ancora in tempo, inizia a fare tutto in ordine cronologico e una volta messi in fila tutti i post-it potrai decidere se inserire o meno i flashback.


Adesso sei pronto. Non ti resta che iniziare a scrivere.





CREARE UNA LINEA DEL TEMPO

La mia tecnica è un po' diversa. Non uso la scaletta perché quando provai a scrivere dopo averla preparata non riuscivo a seguirla. Iniziavo con una scena ma finivo irrimediabilmente per cambiare l'ordine delle successive o per cambiare letteralmente tutto il romanzo. Ciò che restava immutato erano solo i punti chiave, come il finale o il colpo di scena principale. Motivo per cui ho deciso che da quel momento in poi avrei usato una linea del tempo.


Ma cosa intendo per “linea del tempo”?


Intendo un ordine con il quale gli avvenimenti chiave si devono svolgere, ma ciò non è detto che sia in ordine cronologico, lo definirei un ordine narrativo che mi aiuta a non perdere la bussola. Questo accade perché le idee che mi affollano la mente sono molte e a volte capita che mentre elaboro la stesura di un romanzo mi salta fuori un’idea che con quel contesto non c’entra proprio niente, eppure è un’idea buona, forse anche ottima. Per cui decido di metterla da parte e di svilupparla in un secondo momento per un altro romanzo, o per lo stesso, se nel corso dello svolgimento degli eventi arriva un punto in cui è possibile inserirla. Per cui questa linea del tempo è in continuo aggiornamento mano a mano che scrivo il romanzo. Questo impone una scelta: quella di non scrivere una scaletta, ma decidere in anticipo quali sono i 3 o 4 eventi cruciali della storia e dare loro una collocazione.



Esempio pratico:

  • Incipit. È l'inizio in cui deve accadere un evento scatenante.

  • Primo evento sconvolgente. Può essere positivo o negativo e ha la facoltà di dare un risvolto alla trama e di far prendere delle decisioni importanti ai protagonisti.

  • Secondo e ultimo evento sconvolgente. Può essere il finale stesso o l'evento che accade appena prima del finale. In alcuni romanzi il finale rappresenta il terzo evento sconvolgente, come ultimo colpo di scena.


Questa è la mia linea del tempo. Un incipit e due o tre eventi che vanno a modificare le scelte dei protagonisti e di conseguenza danno vita alla storia.

Tutto quello che sta tra un evento e un altro è del tutto ignoto. Posso immaginare che vi sia una storia d'amore, per esempio, ma non so come si svolgerà finché non l'avrò scritta. Spesso sono i protagonisti stessi a decidere il corso degli eventi nel momento in cui do loro voce e rispondono esattamente tramite le loro caratteristiche caratteriali e, la caratterizzazione dei personaggi, è una cosa estremamente importante che mi piacerebbe approfondire in un altro post.




Siamo giunti alla fine, grazie per avermi fatto compagnia,

spero che questo post ti sia stato utile. Se hai qualche domanda

o vuoi esprimere un tuo parere, scrivimi nei commenti, sarò felice di risponderti!


Come sempre, sono qui e ti aspetto per altri aggiornamenti.







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