Sono arrabbiata. Sono molto arrabbiata.
Questa frase è talmente insulsa che non meriterebbe neanche attenzione. Eppure... eppure succede. Succede ancora e continuerà a succedere se le cose non cambieranno.
"Devi fare la fine di quella di Vigonovo".
Questa frase è stata detta da un papà di un giovane giocatore di basket all'arbitra di 17 anni.
Un papà.
Un papà che dice questa frase.
Una frase che non si dovrebbe neanche pensare. Un papà la dice a voce alta, tanto che adesso sui social sta spopolando.
Un papà. Ripeto. Che dovrebbe insegnare, dare il buon esempio al figlio, essere rispettoso e cordiale con tutti, invece che fa?
Ma la buona notizia è che non è l'unico. Eh, già. Non è l'unico a pensarla così.
In Italia, secondo vari sondaggi e interviste, sono ancora molti gli uomini che ritenendosi tali, pensano che la donna non debba avere gli stessi diritti dell'uomo.
Continuo a leggere commenti dove si dichiara che il patriarcato non influisce in alcun modo su tali atteggiamenti. Non sono d'accordo. Non sono d'accordo proprio per niente.
Il patriarcato è insito in ognuno di noi. Nelle donne stesse. In quelle madri che invidiano alla figlia i vestiti alla moda, il corpo giovane, le idee rivoluzionarie.
In quelle madri che al figlio permettono tutto, lo viziano, lo idolatrano, lo venerano quasi fosse un Dio. Quel figlio cui tutto è perdonato perché "sono solo ragazzate".
Il patriarcato è insito anche e soprattutto nei padri, in quei padri che vedono il figlio come l'oggetto del loro riscatto e lo crescono secondo l'assurda logica con la quale nessuno può mettergli i piedi in testa, soprattutto una donna.
Il patriarcato alberga in quei padri divorati dalla gelosia verso la figlia, perché non possono coesistere due galli in un pollaio. Ce n'è solo uno e quello è il padre ed è bene mettere le cose in chiaro fin da subito, fin da prima che la figlia possa farsi strane idee e cercare un partner da amare.
Perché lo sappiamo, i maschi vogliono l'amore incondizionato a ogni costo tutto per loro.
Quando questo viene dirottato su un altro individuo, ecco che loro si sentono privati del primato di esseri gli unici. Questo li disintegra, si sentono disonorati, come se fossero stati offesi nel loro ego di maschi alfa.
Sono forme di famiglie da sempre esistite.
Sono quasi la maggioranza.
Oggi le chiamiamo famiglie disfunzionali.
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