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Silenzio, di Romano Battaglia



Romano Battaglia è nato a Pietrasanta di Versilia. Inviato speciale alla Rai, scrive per quotidiani e periodici. Al suo nome è legata la manifestazione culturale “La Versiliana”.


Questo libro è dedicato al silenzio.

La nostra vita scorre in mezzo al chiasso, tra fiumi di parole spesso inutili che servono solo a coprire le nostre incertezze, il disagio interiore quando siamo a contatto con gli altri.

Solo il silenzio ci consente di ritagliare spazi di buonsenso per non essere travolti dal ritmo incalzante dell’arroganza dilagante, per intrecciare un dialogo sereno soprattutto con noi stessi.



“È mezzanotte. Sono seduto nel giardino della mia casa in Versilia davanti al vecchio platano che in estate si infoltisce di foglie, nonostante venga potato regolarmente ogni autunno.

L’ho sempre osservato con attenzione come un segnale positivo di rinascita…

A pochi metri c’è il mare con la sua voce mutevole e la lunga spiaggia che corre per chilometri lambendo le pinete mediterranee, folte di pini e lecci.

… ma solo a tarda notte tutto si acquieta quando la folla è ormai lontana, il frastuono è sfumato dietro la cattedrale verde del bosco, le voci si sono spente, il fragore delle cene è scomparso. Tutto finalmente tace di fronte al silenzio delle stelle.”



Trovare una spiaggia deserta dove poter ricreare un’atmosfera di pace e serenità non sempre è facile. Occorre pazienza e grande forza di volontà, perché l’io che è dentro ognuno di noi, a volte tace e sopporta, con mera tolleranza, gli insulti che la civiltà di oggi propaga con così tanta frequenza e inquietudine.

Trovare un spazio per noi stessi, ascoltando la nostra sola voce, e sentire l’urlo dentro di noi e infine dare amore proprio lì, dove il destino ce lo ha tolto.


Questo breve romanzo mi ha dato modo di riflettere alla luce della realtà delle ombre che la civiltà proietta e che, senza di esse, forse non saremo nulla.

Il libro mi è stato regalato da un pittore, noto per la sua semplicità e per la bellezza dei suoi acquerelli. Quando mi trovo di fronte a questo libro penso a lui e rivedo il suo sorriso, la sua voglia di vivere e la gioia che riusciva a trasmettere, nonostante i suoi 85 anni.

Per quelli che credono di vivere in un mondo fatto solo di soldi, dove le persone gareggiano per la celebrità, dove i sentimenti sono stati schiacciati da mani ricoperte da guanti di velluto, perché è tutto lì che conta adesso: ostentare.

Per chi crede che queste non siano le sole cose che contano; per chi ha altro da aggiungere; per chi alle volte si sente in un mondo al quale non vuole appartenere; e per chi ha deciso di intraprendere analisi introspettive per ritrovare il suo io…

…questo libro allora è per voi.




Per alcuni la notte rappresenta una via di fuga dalla realtà, un tentativo di nascondersi, un modo per sfuggire al dolore fisico e morale.

L'altra sera, uscendo da una delle solite cene lunghe e noiose, ho incontrato una donna la cui esistenza ha il significato opposto a quello del popolo delle notti spensierate della Versilia. Era ferma davanti alle vetrine di un negozio. Con una mano reggeva il manubrio della bicicletta, con l'altra l'ombrello per ripararsi dalla pioggia che aveva incominciato a cadere abbondante. Era molto anziana, con i capelli raccolti dietro alla nuca, aveva un viso buono, gli occhi azzurri. Da giovane doveva essere stata molto bella.

Wilma mi aveva già parlato di lei, l'avevo incontrata più volte in posti diversi e mi aveva accennato alla sua storia disseminata di dolori come la Via Crucis.

Ha un figlio malato di mente che spesso la percuote perché vede in lei una nemica. Quando ciò avviene, esce di casa e rimane fuori sino a quando lui non si è calmato: a volte anche per tutta la notte, sino all'alba del giorno dopo. Non vuole che intervengano le autorità per paura che glielo portino via e lo rinchiudano in un istituto come è già successo in passato: quando lo rimandarono a casa era peggio di prima.



Per vivere sereni dobbiamo saper cogliere i fiori del grande giardino mentre percorriamo i sentieri di questa terra e fare come gli alberi che rinnovano la loro vita a ogni stagione generando nuovi rami carichi di frutti.

Fra le pene e gli affanni dell'esistenza c'è sempre un poeta che canta per noi cancellando la tristezza dal nostro cuore.

Il mistero della vita con tutte le sue passioni è simile al buio della notte: i due misteri si chiamano dalle opposte rive di un fiume, me è difficile capire quello che si dicono. La felicità non si ascolta, ma si impara.



Quale mondo misterioso scopriamo nel silenzio: un oceano infinito di calma che nulla può disturbare e ci fa capire che la pace che cerchiamo dietro alla montagna incantata è dentro di noi e che Dio è vicino, appena dietro la siepe.






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