Oriana Fallaci era una grande scrittrice e una grande persona. Puoi solo amarla o solo odiarla: ma alla fine finisci irrimediabilmente per amarla. Una donna dal carattere forte, ostinata e orgogliosa. Pubblica con Rizzoli "Lettera a un bambino mai nato" nel 1975 con una prima tiratura di 80.000 copie. Il successo è immediato.
Non è lei la donna del libro. Tutt'al più, dice, le assomiglia come può assomigliarle qualsiasi donna del nostro tempo che vive sola e che lavora e che pansa.
Stanotte ho saputo che c'eri: una goccia di vita scappata dal nulla.
Così inizia il romanzo di Oriana Fallaci: con una goccia di vita scappata dal nulla. Spesso ci poniamo il dilemma se dare la vita o negarla. È giusto vivere, è giusto morire? Soprattutto in una civiltà come quella di oggi, dove mille sono i pensieri e infiniti sono i problemi: è giusto dare alla luce un bambino?
Oriana Fallaci, nel libro, racconta al bambino che porta nel ventre quali potrebbero essere i problemi che sarà costretto ad affrontare una volta nato. Sia se nascerà donna, sia se sarà uomo.
In tutto questo, Oriana, spiega al bambino come però lui può cambiare questo mondo, diventando onesto e sincero, né uomo né donna, ma persona, perché la persona è quella che distingue l'essere umano da un animale qualunque; la capacità di pensare e di amare, di agire secondo il giusto. Di non permettere a nessuno di abusare di qualcuno; diventando una persona forte con i prepotenti e gentile con i deboli, una persona di valore, con una mente sua, capace di ragionare senza farsi schiavizzare da una civiltà mediocre e da falsi ideali.
La vita è una strada di sassi. Sassi contro cui si inciampa, si cade, ci si ferisce. Sassi contro cui bisogna proteggersi con scarpe di ferro. Ma neanche questo basta, perché mentre proteggi i piedi c'è sempre qualcuno che raccoglie una pietra per tirartela in testa.
Oriana lascia al bambino la scelta. Ma lei lo avverte, dicendogli che lui si è attaccato al suo ventre dal nulla, e che la vita è bella, anche quando è brutta, perché niente è peggiore del nulla. E niente è più bello della vita stessa.
Impossibile non amare questo romanzo. Perché è impossibile non amare la vita.
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